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Le invisibili: la violenza di genere in Lombardia

Il documento Le invisibili. La violenza di genere in Lombardia presenta l'analisi delle serie storiche 2018-I semestre 2024 dei dati disponibili relativamente alle violenze di genere; la fascia temporale considerata è stata particolare, in quanto ha attraversato il periodo della pandemia e del lockdown.
Il numero verde 1522 si sta rivelando uno strumento efficace in grado di rompere il silenzio e l’isolamento causati dalla violenza e un primo contatto importante per stabilire una relazione con i centri antiviolenza in grado di supportare le donne fornendo loro aiuto e sostegno.
Nel registrare un generale aumento negli anni delle chiamate al numero verde 1522, si segnala un particolare significativo aumento a partire dall’ultimo trimestre 2023, che si protrae nel primo semestre del 2024.
Questo riguarda tutte le regioni a partire dalla Lombardia che registra in valori assoluti il numero di chiamate più alto di tutte. Sono state 51.713 nell’anno 2023 le chiamate al 1522 a livello italiano, di cui 5.460 in Lombardia. 
Il numero delle chiamate è probabilmente destinato a crescere visto che nel I semestre 2024 si registrano 32.989 chiamate a livello nazionale (pari al numero di chiamate dell’intero 2022) e 3.744 a livello lombardo. Il dettaglio provinciale evidenzia come circa la metà delle chiamate provengano da
Milano e la sua area metropolitana.
Il numero delle chiamate giornaliere al 1522 dalla Lombardia è passato dalla 11 chiamate del 2020 alle 15 chiamate del 2023, che sono diventate 20 chiamate giornaliere nel I semestre 2024.
Circa il 70% delle donne dichiara di essere vittima di ripetuti episodi di violenza che durano da mesi e per una donna su due da anni.

In sinergia con le chiamate al 1522, il Rapporto mette in evidenza il grande lavoro svolto dai centri antiviolenza territoriali che “accompagnano” con l’ascolto, l’accoglienza e i servizi prestati tante donne, che ritornano a rendersi visibili, affrontando con coraggio il difficile percorso verso una
ritrovata autonomia. Il Rapporto offre un approfondimento sui CAV lombardi, sulle persone che lo frequentano e sui tanti servizi messi a disposizione.
Sono state quasi 7.000 (precisamente 6.954) le donne prese in carico dai 55 Centri antiviolenza lombardi nell’anno 2023.

Due donne su tre sono italiane. Mentre tra le italiane vi è un’incidenza maggiore rispetto alle straniere di donne nubili (42,4% vs 29,1%) e di donne separate o divorziate (17,9% vs 12,1%), per le donne in carico ai CAV di cittadinanza straniera vi è un’incidenza nettamente superiore di donne coniugate (47,7% vs 27,9%).
Infine, un accenno al prezioso lavoro svolto dai CAV riguardo ai servizi offerti.
In particolare, alla quasi totalità delle donne prese in carico è stato offerto (dal CAV o da altro servizio correlato) ascolto (96,2%) e accoglienza (89,2%), consulenza legale (45,7%), psicologica (41,0%), di orientamento/accompagnamento ad altri servizi della rete (26,2%) e orientamento lavorativo (9,7%).



PoliS-Lombardia
Direttore scientifico Polis-Lombardia: Raffaello Vignali
A cura di: Silvana Fabrizio, Polis-Lombardia, Lorenzo Cavedo, consulente Polis-Lombardia

Dati di pubblicazione: Rapporto di ricerca, novembre 2024
Codice attività: 241336SOC

 

Le invisibili: la violenza di genere in Lombardia

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