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Ricerca: Il ruolo del Consiglio regionale della Lombardia tra prassi e nuova riforma della Costituzione

Il progetto di ricerca si è proposto di esaminare l’impatto del testo di legge costituzionale intitolato “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione” (testo pubblicato nella sua versione definitiva in Gazzetta Ufficiale il 15 aprile 2016, per la cui entrata in vigore occorre attendere l’esito del referendum confermativo previsto per l’autunno del 2016), che riguarda il ruolo, le attività e le competenze dei Consigli regionali, con particolare riferimento a quello lombardo.

Si è, pertanto, realizzata una prima prefigurazione di quelli che potrebbero essere i futuri scenari istituzionali in cui si troverà ad operare il Consiglio, ipotizzando che la riforma entri in vigore.

Il rapporto di ricerca non costituisce un mero riepilogo della copiosa produzione scientifica già esistente circa i vari aspetti del progetto di revisione costituzionale; infatti si propone di costituire una specifica e privilegiata considerazione dalla prospettiva del Consiglio regionale della Lombardia, tenuto conto della posizione espressa dal medesimo nel serrato dibattito seguito alla presentazione del disegno di legge costituzionale e dell’interesse a un rafforzamento del proprio ruolo istituzionale.

Più specificatamente, il progetto si è proposto di offrire all’organo legislativo regionale una presentazione e una valutazione delle diverse opzioni, esclusive o reciprocamente integrabili, con riferimento al ruolo delle Regioni ordinarie e, con specifico riguardo al caso lombardo e agli spazi di autonomia del suo Consiglio.

Dopo un esame del quadro di contesto, si è cercato di fornire un quadro di alcuni degli scenari istituzionali che il successo delle diverse proposte discusse potrebbe delineare, anche sulla base di considerazioni mirate di carattere comparatistico, circa il riassetto del ruolo delle Regioni italiane.

L’attenzione, in particolare, è stata focalizzata sul ruolo del Consiglio regionale, sull’inedita figura dei Consiglieri-Senatori, sulle funzioni della nuova seconda Camera e sulla posizione del Consiglio regionale nei confronti dell’organo esecutivo della Regione.

Non mancano, poi, alcuni tentativi di riflessione circa l’opportunità o la necessità di interventi di riforma dello Statuto di autonomia della Regione Lombardia, alla luce dei mutamenti sopra menzionati.

Dal punto di vista metodologico, il progetto è stato sviluppato anzitutto:

  • esaminando la normativa di interesse per i temi di ricerca;
  • realizzando un esame della letteratura relativa ai mutamenti e alle trasformazioni dello Stato regionale italiano, con particolare riguardo al sistema dei rapporti tra centro e periferie e, nello specifico, alla posizione della Regione Lombardia;
  • analizzando e approfondendo la giurisprudenza, sostanzialmente costituzionale, in materia.

Nel contempo, è stato effettuato un costante monitoraggio delle principali fonti di documentazione e di dibattito, con particolare attenzione ai lavori parlamentari relativi al disegno di legge di revisione costituzionale nonché ai lavori e alle iniziative del Consiglio regionale della Lombardia.

I risultati del lavoro di ricerca sono stati presentati il 25 luglio 2016 presso il Consiglio regionale.

Il progetto di ricerca “Il ruolo del Consiglio regionale tra prassi e nuova riforma della Costituzione” è stato realizzato e finanziato nell’ambito del programma di Borse di studio del Consiglio regionale della Lombardia per attività di ricerca 2015-2016 (Convenzione tra il Consiglio regionale della Lombardia ed Éupolis Lombardia per l’assegnazione di borse di studio promosse dal Consiglio regionale ai sensi dell’art. 6 della l.r. 16/2013).

Borsa nr. 1 Area Istituzionale Ambito “Assistenza legislativa”

 

Borsista: Juan José Allevi

Referente Consiglio regionale: Enrico Gasparini

Tutor scientifico Éupolis Lombardia: Sabrina Bandera 

Dati di pubblicazione: Rapporto finale, aprile 2016