L'istituto intende rendere più efficaci e rigorose le procedure anticorruzione - anche nel quadro delle recenti norme nazionali - e le misure in materia di trasparenza e legalità, pertanto ha previsto nel proprio organico la figura del Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza, le cui competenze sono:
- coordinare e gestire le attività e gli adempimenti in tema di anticorruzione e trasparenza ai sensi della legge 190/2012, in raccordo con le strutture deputate alla gestione e implementazione del sito web istituzionale;
- adottare il Piano triennale di prevenzione della corruzione e adempimenti connessi (attuazione piano, rotazione, selezione e formazione dipendenti) in collaborazione con le rispettive direzioni competenti.
Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza pubblica una Relazione, ai sensi dell'articolo1, comma 14, della legge 190/2012.
L'Istituto, in tema di prevenzione della corruzione, adotta le Linee guida ISO 31000:2010, segnalate dalla Funzione Pubblica.
L'incarico è ricoperto da:
Fabrizia Caroli
Dirigente
Struttura Controlli, Sviluppo capitale umano e Comunicazione
Telefono 02.66743271
Email: fabrizia.caroli@polis.lombardia.it
Il PIAO (Piano Integrato di Attività e Organizzazione della Pubblica Amministrazione) è un documento unico di programmazione e governance, disponibile nella sezione: Documenti di programmazione strategico-gestionale a cui si rimanda.
Sostituisce :
✔ il Piano della Performance
✔ il Piano Organizzativo del Lavoro Agile (POLA) e il Piano della Formazione
✔ il Piano Triennale del Fabbisogno del Personale
✔ il Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (PTPCT).
Normativa
La tutela del dipendente pubblico/collaboratore che segnala condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza nel contesto lavorativo (cd. whistleblowing) è contenuta nel D.Lgs n.24/2023
Identità e riservatezza del segnalante
Per mantenere riservata la propria identità e beneficiare delle tutele previste nel caso di eventuali ritorsioni subite in ragione della segnalazione, il segnalante deve rendersi identificabile provvedendo a fornire i suoi dati personali e a firmare la segnalazione.
Pertanto, le segnalazioni anonime sono trattate alla stregua di segnalazioni ordinarie e non beneficiano delle tutele previste dal d.lgs. n.24/2023.
L’Istituto è obbligato a garantire la riservatezza dell’identità del segnalante (whistleblower), fatti salvi gli obblighi di rilevazione della stessa nei confronti dell’autorità giudiziaria, erariale e nel procedimento disciplinare, previsti dal D.Lgs n. 24/2023 art. 12 come di seguito specificati:
- nell'ambito del procedimento penale, l'identità del segnalante è coperta dal segreto nei modi e nei limiti previsti dall'articolo 329 del codice di procedura penale;
- nell'ambito del procedimento dinanzi alla Corte dei conti, l'identità del segnalante non può essere rivelata fino alla chiusura della fase istruttoria;
- nell'ambito del procedimento disciplinare l'identità del segnalante non può essere rivelata, ove la contestazione dell'addebito disciplinare sia fondata su accertamenti distinti e ulteriori rispetto alla segnalazione, anche se conseguenti alla stessa. Qualora la contestazione sia fondata, in tutto o in parte, sulla segnalazione e la conoscenza dell'identità del segnalante sia indispensabile per la difesa dell'incolpato, la segnalazione sarà utilizzabile ai fini del procedimento disciplinare solo in presenza di consenso del segnalante alla rivelazione della propria identità.
Soggetti che godono di protezione in caso di segnalazione
- dipendenti di collaboratori o consulenti di PoliS-Lombardia
- lavoratori e collaboratori delle imprese fornitrici di beni o servizi in favore di PoliS-Lombardia
- volontari, borsisti e tirocinanti di PoliS-Lombardia
- persone con funzioni di amministrazione, direzione, controllo, vigilanza o rappresentanza presso PoliS-Lombardia
Per tutti i suddetti soggetti, la tutela si applica anche durante il periodo di prova e anteriormente o successivamente alla costituzione del rapporto di lavoro o altro rapporto giuridico.
A chi segnalare
Il soggetto destinatario della segnalazione è il Responsabile della prevenzione della corruzione e la trasparenza (di seguito RPCT).
Cosa segnalare
Oggetto di segnalazione sono gli illeciti –riscontrati in ambito lavorativo- che ledono l’interesse pubblico o l’integrità dell’amministrazione pubblica:
- violazioni del diritto nazionale,
- illeciti civili, amministrativi, contabili, penali,
- condotte illecite ex d.lgs. n. 231/2001,
- violazioni del diritto UE ex art. 1 e 2 D.Lgs 24/2023 .
È opportuno che la segnalazione sia il più possibile circostanziata e abbia come oggetto fatti conosciuti e riscontrati direttamente dal segnalante (e non riferiti da altri).
Le informazioni possono riguardare sia le violazioni commesse, sia quelle non ancora commesse che il segnalante, ragionevolmente, ritiene potrebbero esserlo sulla base di elementi concreti.
È necessario risultino chiare:
- le circostanze di tempo e di luogo in cui si è verificato il fatto oggetto della segnalazione;
- la descrizione del fatto;
- le generalità o altri elementi che consentano di identificare il soggetto cui attribuire i fatti segnalati.
È utile anche allegare documenti che possano fornire elementi di fondatezza dei fatti oggetto di segnalazione, nonché l’indicazione di altri soggetti potenzialmente a conoscenza dei fatti.
E’ IMPORTANTE indicare chiaramente che si tratta di segnalazione per la quale si intende mantenere riservata la identità e beneficiare delle tutele previste per i casi di eventuale ritorsioni subite in ragione della segnalazione. In caso contrario le segnalazioni sono trattate alla stregua di segnalazioni ordinarie e non beneficiano delle tutele previste dal d.lgs. n.24/2023.
Come segnalare
In forma scritta attraverso la piattaforma online
PoliS-Lombardia mette a disposizione una piattaforma informatica attivata nell’ambito del progetto WhistleblowingPA promosso da Transparency International Italia e Whistleblowing Solutions che permette di inviare segnalazioni di illeciti di cui si è venuti a conoscenza in maniera sicura e confidenziale. Questo canale informatico consente anche il dialogo tra segnalante e RPCT.
La segnalazione può essere inviata all’indirizzo web https://polislombardia.whistleblowing.it/ con la compilazione di un questionario.
- La segnalazione viene ricevuta dal Responsabile per la Prevenzione della Corruzione (RPC) e da lui gestita mantenendo il dovere di confidenzialità nei confronti del segnalante.
- Nel momento dell’invio della segnalazione, il segnalante riceve un codice numerico di 16 cifre che deve conservare per poter accedere nuovamente alla segnalazione, verificare la risposta dell’RPCT e dialogare rispondendo a richieste di chiarimenti o approfondimenti.
- La segnalazione può essere fatta da qualsiasi dispositivo digitale (pc, tablet, smartphone) sia dall’interno dell’ente che dal suo esterno.
La tutela dell’anonimato è garantita.
In forma scritta attraverso altri canali
La segnalazione può anche essere inviata al RPCT di PoliS Lombardia, anche tramite i seguenti canali:
- servizio postale ordinario;
- raccomandata con ricevuta di ritorno.
Per poter usufruire della garanzia della riservatezza dei dati personali ed in vista della protocollazione riservata della comunicazione, è necessario che la segnalazione venga inserita in due buste chiuse:
- la prima con i dati identificativi del segnalante unitamente alla fotocopia del documento di riconoscimento;
- la seconda con la segnalazione, in modo da separare i dati identificativi del segnalante dalla segnalazione.
Entrambe le buste dovranno poi essere inserite in una terza busta chiusa che rechi all’esterno la dicitura “riservata al Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza”. Tale segnalazione verrà acquisita al protocollo generale di PoliS- Lombardia tramite scansione e registrazione del solo involucro esterno e consegnata senza ritardo al RPCT.
La segnalazione può anche essere consegnata brevi manu al RPCT di PoliS Lombardia.
In forma orale
La segnalazione può essere effettuata anche telefonando al numero 02.6750.7333. Trattasi di una linea telefonica dedicata cui risponde una segreteria telefonica che registrerà la comunicazione del segnalante.
Il segnalante potrà effettuare la segnalazione indicando tutti gli elementi essenziali riportati nel modulo segnalazioni, indicando chiaramente il proprio nome e cognome e un recapito telefonico o indirizzo cui effettuare i dovuti riscontri.
La linea telefonica sarà gestita dal RPCT , che potrà accedere alla telefonata digitando apposita pw di accesso.
Lo strumento della linea telefonica dedicata, con registrazione in segreteria telefonica, può essere utilizzato anche per chiedere un appuntamento per un incontro diretto con il RPCT; in questo caso, si redige un verbale della segnalazione orale, che dovrà essere controfirmato dal segnalante.
Segnalazioni anonime
Ove circostanziate, le segnalazioni anonime sono equiparate a segnalazioni ordinarie. In ogni caso, il segnalante o il denunciante anonimo, successivamente identificato, che ha comunicato ad ANAC di aver subito ritorsioni può beneficiare della tutela che il decreto garantisce a fronte di misure ritorsive.
SEGNALAZIONE ATTRAVERSO UN CANALE ESTERNO.
L’Anac gestisce il canale esterno attraverso la propria piattaforma on line : l’accesso a tale canale, tuttavia, è consentito solo al ricorrere di determinate condizioni prevista dal D.Lgs 24/2023 agli artt. 6 e 7.
Allo stato attuale, non risultano provvedimenti adottati dall'ANAC.
Allo stato attuale non risultano atti di accertamento delle violazioni delle disposizioni di cui al d.lgs. n. 39/2013.